Primo novembre – Festa solenne di tutti i santi

Pubblicato giorno 1 novembre 2023 - Senza categoria

Oggi festa di tutti i santi, o ognissanti, o comunione dei santi. Voi sapete cosa vuol dire “comunione dei santi”? Chi è profano nella religione e nella fede potrebbe pensare che i santi in cielo ricevano l’ostia consacrata, e così facciano “la comunione” come fanno i bambini quando si accostano al sacramento eucaristico. Niente di più sbagliato. <La comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di tutto il bene che è, e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano impediti dall’affetto del peccato>. Questa definizione è la risposta 122 del catechismo che va sotto il nome di Pio X°, ed è inserita nel Simbolo apostolico dell’occidente fin dal secolo V°, in Oriente invece l’addizione non fu mai accettata. L’espressione “comunione dei santi” non è neutra ma di genere maschile, e quindi non comprende le cose sante ossia i sacramenti, ma i santi nel senso specifico di santi del cielo, oltre quelli della terra, cioè i cristiani; san Paolo così li chiama. La comunione dei santi si risolve quindi nella legge di solidarietà per cui i beni di uno diventano beni di tutti coloro che appartengono alla Chiesa, corpo mistico di Cristo. Mosé alza le mani e prega, e il popolo degli Ebrei vince gli Amaleciti, Adamo pecca e tutti gli uomini si ritrovano peccatori. A questo proposito trovo molto significativa una storiella sulla rivista “Missioni Consolata” alla pag. 77 di ottobre ’23. Ad alcuni ragazzi di una tribù africana viene proposto un gioco dall’animatore, viene posto un cesto di frutta vicino ad un albero, vincerà il cesto e tutta la frutta chi arriverà prima all’albero. Quando fu dato il segnale di partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e godettero insieme il premio. Fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, risposero: “come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?” In altre parole è come si dicesse: io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti insieme. Io sono santo per merito della santità di tutti e quindi in comunione o unione con tutti. Non vi pare una cosa molto saggia questa condivisione e partecipazione? Ma ATTENZIONE bisogna condividere e partecipare per esserci. Auguro una buona santità a tutti voi che mi leggete. Io, sono solo un peccatore, ma non amo il peccato, partecipo quindi un pochino della vostra santità.