Pubblicato giorno 13 settembre 2021 - Senza categoria

 

La nostra parrocchia ha un sito; il 99% dello spazio non è utilizzato, solo una piccola parte viene impegnata per comunicare gli orari e le intenzioni della S. Messe. Il parroco non ha esperienza per l’utilizzo di questo strumento moderno, sarebbe opportuno che qualche volontario preparato si offrisse per migliorarlo. Ci sono quelli che lo fanno per lavoro, ma sono costosi e la parrocchia non può sostenere una spesa simile. Per non lasciare ulteriormente spazi vuoti ho pensato di utilizzare il mio tempo e lo spazio del sito per alcuni articoli di interesse collettivo che siano nel contempo plurivalenti: formativi, informativi, culturali, ricreativi, amenità e curiosità ecc… non mettiamo limiti tutto può essere utile per intrattenere chi legge e nello stesso tempo crescere e autoformarsi con la propria riflessione e meditazione sull’articolo. Comincio con una riflessione sul Vangelo di domenica 12 settembre. Buona lettura.

L’uomo a differenza delle bestie ragiona; ma come ragiona? Questo interrogativo viene spontaneo quando senti certi ragionamenti impossibili, strampalati, interessati, non oggettivi. Una risposta ce la offre Oggi Gesù nel Vangelo; a Pietro che lo rimprovera perché sta predicendo la sua passione e morte, dice semplicemente: vattene via demonio, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini. Quindi possiamo concludere che secondo Gesù ci sono ragionamenti che seguono Dio, – il suo insegnamento, la sua via, – e altri ragionamenti che seguono la via umana. Guardiamoci attorno, ci sono persone, popoli, nazioni che seguono il mondo o le cose di mondo e ci troviamo guerre, discordie, odi, lotte, divisioni e altro tutto per cause di cose mondane: possesso, denaro, potere, comando… sesso, droga e questo a livello di persone, famiglie, nazioni, popoli. Seguire il mondo – o il mio personale mondo – non mi porta pace e gioia, ma tormento, agitazione, insicurezza, paura e così via. Seguire invece la via di Dio ci si incontra con fatiche, rinunce, sacrifici e come dice Gesù stesso, croci e persecuzioni. La logica umana suggerisce di evitare tutto questo ma il pensiero di Dio e che il risultato va considerato nel finale definitivo non in quello provvisorio, e la croce si risolve sempre con la risurrezione. Il Signore ci chiede pazienza, tempo, affidamento, fede, ma alla fine sempre c’è la risurrezione, cioè il premio finale.
Allora seguire il ragionamento mondano o il ragionamento divino? A noi la scelta.